PROGETTO ALIENO: gli Extraterrestri volevano cambiare il destino dell’umanità
Antonio Rivera, padre dell’ufologia spagnola, svelò uno strano fatto nel suo libro “Las máquinas del cosmos”
che in quel momento non attirò particolarmente l’attenzione. Oggi,
grazie agli ultimi documenti declassificati dall’Intelligence americana,
torniamo su questo argomento e parliamo del Progetto alieno sulle
Interazioni tra Umani e Extraterrestri.

Rivera durante un incontro ha dichiarato: “Un
giorno abbiamo parlato di UFO in una riunione, alla presenza
dell’avvocato Miguel Aleman, l’ex presidente del Messico, e uno dei
presenti ha ha chiesto “: Maestro, cosa ne pensi dei dischi volanti? L’unica cosa che posso dirti,” disse Alemán, “è
che quando io stesso ero presidente, il generale (Dwight) Eisenhower
era anche presidente negli Stati Uniti. E durante una visita in Messico,
mi disse “da presidente a presidente”, che nel 1954, nel sud-ovest
degli Stati Uniti, fu mostrato un velivolo a forma di disco e i corpi di
16 membri del loro equipaggio, che erano piccoli umanoidi. Tutto è
stato tenuto in totale segretezza in una base aerea. “

Gli
ufologi sostengono che nelle prime ore del mattino del 21 febbraio 1954,
Eisenhower, partecipò a un incontro con gli alieni e che insieme, essi
avrebbero firmato un “patto”. Secondo questo racconto, gli “alieni
nordici” (extraterrestri dall’aspetto umano originari delle Pleiadi) e
il governo USA, non sarebbero riusciti a raggiungere un accordo. Ciò
nonostante, i rispettivi leader sarebbero riusciti ad accordarsi con un
altra razza aliena: i Grigi.

Le loro
collaborazioni prevedevano: scambi di tecnologie militari, la non
interferenza degli alieni negli affari umani e il divieto di raggiungere
qualsiasi accordo con altri paesi, ad eccezione ovviamente degli Stati
Uniti:in cambio, gli Stati Uniti avrebbero permesso agli alieni di
vivere sulla Terra e di rapire esseri umani con lo scopo di condurre
esperimenti scientifici utili alla scienza.
Caso Amicizia, il PROGETTO “ALIENO” per cambiare il modo di vedere la relazione tra umani e civiltà extraterrestri
Stefano
Breccia,professore italiano, scomparso nel 2012, è stato testimone di
una delle storie più incredibili di contatto alieno, accaduto a Pescara,
dove 150 persone, sono entrate in contatto con gli extraterrestri
chiamati W56: i testimoni sostengono che gli alieni sono arrivati nel
nostro mondo a metà degli anni ’50 e sono stati qui fino alla metà
degli anni 1970. Il loro obiettivo era molto chiaro e trasparente:
creare un nuovo ordine mondiale basato su “amore e amicizia “.

disco volante dei W56

ricostruzione alieni di tipo umanoide dei W56
Nel corso del tempo, questo caso è stato nominato “Progetto Amistad” .Diverse
persone erano state condotte alle basi aliene:la maggior parte di loro
aveva un alto livello sociale e culturale. Nel suo libro “Contattismi di Massa”, Breccia parla dello scopo inerente al progetto alieno: cambiare il modo di vedere la relazione tra umani e civiltà extraterrestri. Questo progetto è stato presentato in Russia, Francia, Germania, Austria, Cile, Messico e Argentina.
Secondo
questa versione, gli extraterrestri chiamati W56 volevano cambiare il
destino dell’umanità, ma la mancanza di impegno da parte degli umani, ha
fatto chiudere il progetto, facendoli scomparire.
di Monica E.
Per Redazione Segnidalcielo
Nessun commento:
Posta un commento