Citazioni del Centro R.:
"vivete in un brutto mondo pieno di violenze a tutti i livelli a cui vi siete assuefatti; su un pianeta in mano a gente sbagliata da troppo tempo! Con gli ET, cambierebbe tutto, ma voi non volete gli ET e li dipingete in malo modo, facendoli passare come una larvata minaccia che non esiste. E cosi'...peggio per voi!" Centro R.
domenica 31 marzo 2019
sabato 30 marzo 2019
NEWS:
l'Ex presidente polacco Lech-Walesa-mette in-guardia l'umanita' contro la potenziale minaccia di una invasione aliena/
SI VEDA QUI':
https://www.segnidalcielo.it/lex-presidente-polacco-lech-walesa-mette-in-guardia-lumanita-contro-la-potenziale-minaccia-di-una-invasione-aliena/
Nota osservativa:: LE BAGGIANATE DEI POLTICANTI TERRESTRI!
Che Walesa si preoccupi delle invasioni russe, se continuano le installazioni di missili Nato in territorio polacco. I russi, vedono questo come delle provocazioni e una minaccia!
Mai ci saranno le invasioni aliene! Se gli Et, volevano fare invasioni, le facevano molto prima dell'era atomica e non avrebbero trovato alcuna resistenza. Gli Et, presenti nei pressi della Terra o sulla Terra stessa, sono qui' da molto tempo. Anche i nostri Et, sono qui' da 69 anni e di invasioni... neanche l'ombra! C'e solo da ipotizzare, un futuro intervento alieno nel caso che il pianeta sia in grave pericolo di estinzione. Certo, si potrenbbe anche ipotizzare degli alieni nuovi venuti da altrove, ma restiamo in un campo puramente ipotetico e non dimostrabile allo stato attuale. Fatto sta', che di invasioni aliene non c'e' ne' sono e mai ci saranno! Siamo gia' messi male su questo pianeta dannato, senza che ci sia bisogno di altri da fuori che vengano a dare il colpo di grazia! Centro R.
l'Ex presidente polacco Lech-Walesa-mette in-guardia l'umanita' contro la potenziale minaccia di una invasione aliena/
SI VEDA QUI':
https://www.segnidalcielo.it/lex-presidente-polacco-lech-walesa-mette-in-guardia-lumanita-contro-la-potenziale-minaccia-di-una-invasione-aliena/
Nota osservativa:: LE BAGGIANATE DEI POLTICANTI TERRESTRI!
Che Walesa si preoccupi delle invasioni russe, se continuano le installazioni di missili Nato in territorio polacco. I russi, vedono questo come delle provocazioni e una minaccia!
Mai ci saranno le invasioni aliene! Se gli Et, volevano fare invasioni, le facevano molto prima dell'era atomica e non avrebbero trovato alcuna resistenza. Gli Et, presenti nei pressi della Terra o sulla Terra stessa, sono qui' da molto tempo. Anche i nostri Et, sono qui' da 69 anni e di invasioni... neanche l'ombra! C'e solo da ipotizzare, un futuro intervento alieno nel caso che il pianeta sia in grave pericolo di estinzione. Certo, si potrenbbe anche ipotizzare degli alieni nuovi venuti da altrove, ma restiamo in un campo puramente ipotetico e non dimostrabile allo stato attuale. Fatto sta', che di invasioni aliene non c'e' ne' sono e mai ci saranno! Siamo gia' messi male su questo pianeta dannato, senza che ci sia bisogno di altri da fuori che vengano a dare il colpo di grazia! Centro R.
venerdì 29 marzo 2019
INFO UMMITE:
Planetoidi scavati- asteroidi-
Tweet OT il 20 febbraio 2016
Q 19 gennaio 2016: I pianeti aridi terraformanti sono considerati immorali? Se è così, perché? In caso contrario, perché Oummo non lo fa?
A: Il condizionamento dei corpi sterili è in accordo con le morales OUAalois. Manteniamo i biotopi nei planetoidi scavati.
Tweet OT 70 21 feb 2016:
Q 20 feb 2016: per quali scopi o scopi?
A: Giardini biotopici e conservatori confinati in vaste porzioni toriche a varie profondità.
W3-18.jpg
Tweet OT 71 22Feb. 2016
D: qual è la dimensione dell'asteroide nella foto? Generi una gravità artificiale?
R: raggio ≈ 270 km. La rotazione rapida consente di simulare la gravità della stella originale per effetto centrifugo.
Tweet OT 72 22Feb. 2016
D: Esiste un BB per queste stelle sterili biotopizzate? Chi controlla il biotopo, BB del pianeta di origine o BB planétoïde?
A: Ogni AYOUBAAYII isolato rimane associato alla sua stella originale il cui BAAYIODIXAA è simulato fedelmente. ⇒ ecosistemi perenni.
Tweet W3-20
I planetoidi sviluppati sono frequenti e si prestano a molteplici usi.
W3-20.jpg
Trascrizione di immagini e domande correlate:
Q1: come acceleri la rotazione dei planetoidi?
R 1: foratura di un asse polare, perpendicolare al diametro massimo, oltre i 2/3 della lunghezza. Foratura di un mozzo centrale esteso da 3 a 6 cavità radiali. Rotazione progressiva mediante un meccanismo esterno ancorato al mozzo centrale.
Q2: Qual è la velocità di rotazione sulla superficie del planetoide menzionata con R≈270km?
R2: da 4 a 6 rotazioni all'ora è il caso tipico.
Q3: Come riesci ad atterrare su una stella rotante così velocemente?
R3: l'accesso è aprendo l'asse polare.
Q4: Perché il planetoide non si rompe a una tale velocità?
R4: il processo di trasformazione produce un riscaldamento intenso (da 800 a 900 ° C) che causa le componenti carboniose incandescenti del planetoide. Questi, sciogliendosi, diventano compatti. Inoltre, una rete esagonale di cavi in carbonio puro viene applicata su tutta la superficie per mantenere la coerenza del planetoide in rotazione.
Q7: Come simula l'alternanza giorno / notte all'interno dei tuoi biotopi? R7: La radiazione nello spettro visibile esteso della stella solare viene simulata da un disco di luce che si muove su una rotaia di inclinazione variabile. La radiazione infrarossa è diffusa e regolata separatamente utilizzando pannelli radianti fissi. Meccanismi complessi di bioingegneria regolano i parametri più delicati, come la circolazione atmosferica o la miscelazione di ambienti marini. Possono regolare altri parametri se necessario in caso di insufficiente ambiente naturale. L'autonomia dell'ecosistema è privilegiata finché viene garantito l'equilibrio naturale dell'ambiente.
Q 12: Quante specie nel planetoide con R≈270km?
R 12: Ogni ecosistema può ospitare diverse centinaia di migliaia di specie, piante, funghi, licheni, microrganismi e piccole specie animali ad eccezione dei mammiferi. Un planetoide delle dimensioni indicate può ospitare 6 diversi biotopi. Il planetoide Vesta è solo un esempio illustrativo di un candidato ideale all'interno del sistema solare e non contiene alcuna installazione tecnologica.
categorie:
Indice alfabetico PlanetsUmmo: technologyOur UniverseTweets OOMO TOA2016
Tweet OT il 20 febbraio 2016
Q 19 gennaio 2016: I pianeti aridi terraformanti sono considerati immorali? Se è così, perché? In caso contrario, perché Oummo non lo fa?
A: Il condizionamento dei corpi sterili è in accordo con le morales OUAalois. Manteniamo i biotopi nei planetoidi scavati.
Tweet OT 70 21 feb 2016:
Q 20 feb 2016: per quali scopi o scopi?
A: Giardini biotopici e conservatori confinati in vaste porzioni toriche a varie profondità.
W3-18.jpg
Tweet OT 71 22Feb. 2016
D: qual è la dimensione dell'asteroide nella foto? Generi una gravità artificiale?
R: raggio ≈ 270 km. La rotazione rapida consente di simulare la gravità della stella originale per effetto centrifugo.
Tweet OT 72 22Feb. 2016
D: Esiste un BB per queste stelle sterili biotopizzate? Chi controlla il biotopo, BB del pianeta di origine o BB planétoïde?
A: Ogni AYOUBAAYII isolato rimane associato alla sua stella originale il cui BAAYIODIXAA è simulato fedelmente. ⇒ ecosistemi perenni.
Tweet W3-20
I planetoidi sviluppati sono frequenti e si prestano a molteplici usi.
W3-20.jpg
Trascrizione di immagini e domande correlate:
Q1: come acceleri la rotazione dei planetoidi?
R 1: foratura di un asse polare, perpendicolare al diametro massimo, oltre i 2/3 della lunghezza. Foratura di un mozzo centrale esteso da 3 a 6 cavità radiali. Rotazione progressiva mediante un meccanismo esterno ancorato al mozzo centrale.
Q2: Qual è la velocità di rotazione sulla superficie del planetoide menzionata con R≈270km?
R2: da 4 a 6 rotazioni all'ora è il caso tipico.
Q3: Come riesci ad atterrare su una stella rotante così velocemente?
R3: l'accesso è aprendo l'asse polare.
Q4: Perché il planetoide non si rompe a una tale velocità?
R4: il processo di trasformazione produce un riscaldamento intenso (da 800 a 900 ° C) che causa le componenti carboniose incandescenti del planetoide. Questi, sciogliendosi, diventano compatti. Inoltre, una rete esagonale di cavi in carbonio puro viene applicata su tutta la superficie per mantenere la coerenza del planetoide in rotazione.
Q7: Come simula l'alternanza giorno / notte all'interno dei tuoi biotopi? R7: La radiazione nello spettro visibile esteso della stella solare viene simulata da un disco di luce che si muove su una rotaia di inclinazione variabile. La radiazione infrarossa è diffusa e regolata separatamente utilizzando pannelli radianti fissi. Meccanismi complessi di bioingegneria regolano i parametri più delicati, come la circolazione atmosferica o la miscelazione di ambienti marini. Possono regolare altri parametri se necessario in caso di insufficiente ambiente naturale. L'autonomia dell'ecosistema è privilegiata finché viene garantito l'equilibrio naturale dell'ambiente.
Q 12: Quante specie nel planetoide con R≈270km?
R 12: Ogni ecosistema può ospitare diverse centinaia di migliaia di specie, piante, funghi, licheni, microrganismi e piccole specie animali ad eccezione dei mammiferi. Un planetoide delle dimensioni indicate può ospitare 6 diversi biotopi. Il planetoide Vesta è solo un esempio illustrativo di un candidato ideale all'interno del sistema solare e non contiene alcuna installazione tecnologica.
categorie:
Indice alfabetico PlanetsUmmo: technologyOur UniverseTweets OOMO TOA2016
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
NOTA DEL CENTRO R.: se sono in grado di farlo gli ummiti, dobbiamo ritenere che siano in grado di farlo anche altri Et! p.s. non e' facile individuare le tweet ummite; bisogna avere occhio,esperienza e conoscenza approfondita dele info ummite inviate per posta in passato e ora sul web. Centro R.
NOTA DEL CENTRO R.: se sono in grado di farlo gli ummiti, dobbiamo ritenere che siano in grado di farlo anche altri Et! p.s. non e' facile individuare le tweet ummite; bisogna avere occhio,esperienza e conoscenza approfondita dele info ummite inviate per posta in passato e ora sul web. Centro R.
giovedì 28 marzo 2019
28 MARZO DEL 1950, IL GIORNO DEGLI UMMITI!
Un giorno come oggi ricordiamo l'arrivo degli Ummitas a Gea il 28 marzo 1950 anno-GEA è stato il suo primo atterraggio in questo mondo. Questo avvenne alla periferia di una piccola cittadina francese chiamata Javie, vicino al confine svizzero. #ufo
0I CONTACTO INTERESTELAR
@grupo_ka2018
2 h2 ore fa
Desde esa fecha en adelante, los HERMANOS Ummitas, han estado llegando a muchos sitios diferentes de GEA y viven en el PERTENECIENDO A LA HERMANDAD BLANCA DE LA UNION DE MUNDOS.
Lingua originale: spagnolo (
Da quella data in poi, i fratelli Ummitas sono venuti in molti siti diversi di GEA e vivono nell'appartenenza alla confraternita bianca dell'Unione dei mondi.
Un giorno come oggi ricordiamo l'arrivo degli Ummitas a Gea il 28 marzo 1950 anno-GEA è stato il suo primo atterraggio in questo mondo. Questo avvenne alla periferia di una piccola cittadina francese chiamata Javie, vicino al confine svizzero. #ufo
0I CONTACTO INTERESTELAR
@grupo_ka2018
2 h2 ore fa
Desde esa fecha en adelante, los HERMANOS Ummitas, han estado llegando a muchos sitios diferentes de GEA y viven en el PERTENECIENDO A LA HERMANDAD BLANCA DE LA UNION DE MUNDOS.
Lingua originale: spagnolo (
Da quella data in poi, i fratelli Ummitas sono venuti in molti siti diversi di GEA e vivono nell'appartenenza alla confraternita bianca dell'Unione dei mondi.
RECENSIONI:
JEAN-PIERE PETIT
L'Anée du contact
Jean-Pierre Petit
Anno di contatto
L'intelligenza è la cosa più condivisa al mondo?
Questa domanda, i lettori di Jean-Pierre Petit, astrofisico, ex direttore della ricerca presso il CNRS, non può non chiederlo alla fine di una storia che li affronterà subito all'intelligenza umana, animale, artificiale e - chi lo sa? - ad altre forme di intelligenza ancora.
Con un eccezionale senso di divulgazione e una rara acutezza nell'arte di approcciare inaspettatamente i grandi problemi della scienza contemporanea, Jean-Pierre Petit traccia, attraverso questa finzione, angoscianti prospettive per la nostra evoluzione.
L'anno del contatto - Immagine di copertina
Scarica la copertina
JPEG TIFF
Come nel suo libro precedente, UFO e US Secret Weapons, l'autore usa la messa in scena di una storia, una sorta di indagine condotta dai suoi personaggi, per introdurre il lettore a complesse domande scientifiche. .
Questa volta, è allo stesso tempo dei possibili sviluppi dell'intelligenza artificiale e specialmente del pericolo delle manipolazioni genetiche, in particolare quando toccano il genoma umano. Con, come sempre, la minaccia che la lobby militare-industriale peserebbe sul futuro del pianeta e della specie umana e sul possibile intervento esterno degli extraterrestri.(ummiti)
JEAN-PIERE PETIT
L'Anée du contact
Jean-Pierre Petit
Anno di contatto
L'intelligenza è la cosa più condivisa al mondo?
Questa domanda, i lettori di Jean-Pierre Petit, astrofisico, ex direttore della ricerca presso il CNRS, non può non chiederlo alla fine di una storia che li affronterà subito all'intelligenza umana, animale, artificiale e - chi lo sa? - ad altre forme di intelligenza ancora.
Con un eccezionale senso di divulgazione e una rara acutezza nell'arte di approcciare inaspettatamente i grandi problemi della scienza contemporanea, Jean-Pierre Petit traccia, attraverso questa finzione, angoscianti prospettive per la nostra evoluzione.
L'anno del contatto - Immagine di copertina
Scarica la copertina
JPEG TIFF
Come nel suo libro precedente, UFO e US Secret Weapons, l'autore usa la messa in scena di una storia, una sorta di indagine condotta dai suoi personaggi, per introdurre il lettore a complesse domande scientifiche. .
Questa volta, è allo stesso tempo dei possibili sviluppi dell'intelligenza artificiale e specialmente del pericolo delle manipolazioni genetiche, in particolare quando toccano il genoma umano. Con, come sempre, la minaccia che la lobby militare-industriale peserebbe sul futuro del pianeta e della specie umana e sul possibile intervento esterno degli extraterrestri.(ummiti)
mercoledì 27 marzo 2019
Alghe, licheni e funghi individuati su Marte
Cosa è stato scoperto sul pianeta rosso ?
Dalle nuove fotografie
scattate dai rover della NASA, Opportunity e Curiosity, sono emerse
delle anomalie vegetali che sembrano ricordare delle alghe, licheni e
funghi terrestri. La dimensione media di questi esemplari incredibilmente simili a quelli nostrani è stata stimata tra i 2 mm e 7 mm.
Fin dalla sua scoperta
centinaia di anni fa, le persone sono state sempre ossessionate nel
voler trovare e quindi dimostrare che in realtà ci sarebbero delle forme
di vita su Marte.
Tuttavia, stando a quanto riportato da disclose.tv, fino ad oggi nessuno e' riuscito a forgiarsi di una simile fortuna.
Tutto potrebbe cambiare
grazie alle nuove fotografie della NASA ottenute dai suoi due rover,
Opportunity e Curiosity, che avrebbero potuto imbattersi con delle
primordiale forme di vita sul pianeta rosso.
Ci sono sufficienti prove fotografiche che sembrano dimostrare l'esistenza di 15 esemplari di funghi emersi di punto in bianco dalle sterili sabbie rosse di Marte.
Secondo Regina Dass del
Dipartimento di microbiologia della Scuola di scienze della vita, India,
non ci sono forze geologiche o altre forze abiogeniche sulla Terra in
grado di produrre strutture sedimentarie simili a funghi, steli, gambi e
ciò che sembrano delle autentiche spore.
Ciò ci consente di
escludere l'ipotesi che sono solo curiose formazioni rocciose a forma di
funghi emerse inspiegabilmente dal terreno in soli tre giorni.
Gli esperti in licheni,
geomorfologia e mineralogia concordano sul fatto che questi possono
essere veramente dei licheni marziani .
Ulteriori prove a sostegno della vita su Marte
Questi misteriosi
organismi potrebbero offrire le prove in grado di avvalorare l'esistenza
di elementari forme di vita su Marte?
Il dott.Vincenzo Rizzo,
biogeologo del National Research Council, ha sottolineato che le
fluttuazioni stagionali del metano marziano sono un'ulteriore prova
della presenza di forme di vita su Marte. Come da lui affermato in un
recente articolo, circa il 90% del metano terrestre è di origine
biologica mentre le fluttuazioni stagionali nel metano atmosferico sono
direttamente correlate alla crescita delle piante e quindi ai loro cicli
vitali.
Pertanto, aumenti o
diminuzioni significativi di gas metano sono solitamente determinati da
un progressivo aumento della crescita delle piante o dalla loro
conseguente moria.
In ogni caso, Rizzo
continua a sostenere che le fluttuazioni cicliche del metano marziano
riflettono l'esistenza di vita vegetale particolarmente attiva sul
pianeta rosso.
Ciò è anche dimostrato
dalle immagini della NASA prima e dopo che questi strani funghi sono
stati fotografati dai due rover della NASA.
Finora, tutto sembra puntare sulla presenza di primordiali forme di vita vegetale su Marte e le prove sembrano dimostrarlo.
Tuttavia, continuano a a
circolare innumerevoli polemiche su questo argomento per cui si attende
un annuncio ufficiale da parte della NASA sempre se non fosse
intenzionata a nascondere anche questa volta i suoi innumerevoli
segreti.
-
marzo 26, 2019
Centro R.: la notizia, non ci sorprende piu' di tanto! gli ET di cui
sappiamo, gia' avevano informato, nella meta' degli anni '60, di
avere sondato Marte prima di arrivare sulla Terra. Secondo il loro
sondaggio, hanno riscontrato presemze vegetali semplici, che presto o
tardi sarebbero state trovare anche dai terrestri. Centro R.
UMMO NEWS:
SCOPERTO IL RIFUGIO UMMITA DI LA JAVIE!
Scoperto da dei cacciatori, il rifugio ummita di La Javie, che essi avevano usato negli anni '50, quando arrivarono per la prima volta sulla Terra. Ovviamente , li' gli ummiti non ci sono piu' da tempo. Di riflesso, questo comunque conferma che quanto avevano scritto corrisponde al vero! Centro R.
SCOPERTO IL RIFUGIO UMMITA DI LA JAVIE!
Scoperto da dei cacciatori, il rifugio ummita di La Javie, che essi avevano usato negli anni '50, quando arrivarono per la prima volta sulla Terra. Ovviamente , li' gli ummiti non ci sono piu' da tempo. Di riflesso, questo comunque conferma che quanto avevano scritto corrisponde al vero! Centro R.
sabato 23 marzo 2019
INFO UMMITE DA MEDITARE:
[Tweet O6-144 | 5 luglio, 2015] "Le leggi dovrebbero essere promulgate a beneficio dei popoli, non di coloro che li governano. Ricordate i vostri testi di base. Ricordate i vostri diritti. "
[Tweet O6-144 | 5 luglio, 2015] "Le leggi dovrebbero essere promulgate a beneficio dei popoli, non di coloro che li governano. Ricordate i vostri testi di base. Ricordate i vostri diritti. "
venerdì 22 marzo 2019
INFO UMMITE:[Tweet O6-137 | 17/01/15] "Su OUMMO c'è solo una razza e
tutti noi condividiamo le stesse caratteristiche sia nel DNA
mitocondriale che nel DNA trasmesso dall'allosoma sessuale maschile che
non è del tutto equivalente al tuo cromosoma Y." NOTA del CRIU: ma
perche' qui' c'e' un casino di razza diverse? Ma!!
lunedì 18 marzo 2019
NEWS: L'ONU lancia l'allarme: "catastrofe ambientale nel 2050 a causa dell'inquinamento e devastazione dell'artico".
vedi qui':https://www.segnidalcielo.it/lonu-lancia-lallarme-catastrofe-ambientale-nel-2050-con-milioni-di-morti-a-causa-dellinquinamento-e-devastazione-nellartico/
NOTA OSSERVATIVA: "catastrofe ambientale nel 2050 ?!" Ottimisti! da come vanno le cose. c'e' da spettarsi una catastrofe ambientale gia' nei prossimi 2 o 3 anni! Non faranno un bel niente per cambiare la situazione , ci sono troppi interessi economici in gioco per bloccare industrie inquinanti e tutto ul resto. Verita' e' che e' gia' troppo tardi per rimediare al danno fatto. quando la natura innesca qualcosa, non si torna piu' indietro! I 4 elementi: terra, acqua, fuoco e aria, si stanno gia' rivoltando contro gli umani. Alla fine, non ci restera' altro che l'opzione aliena. Gli Et, che faranno un intervento per salvare il salvabile e il pianeta stesso! Qualche forza cosmica c'e' li ha mandati. Meglio! Centro R.
vedi qui':https://www.segnidalcielo.it/lonu-lancia-lallarme-catastrofe-ambientale-nel-2050-con-milioni-di-morti-a-causa-dellinquinamento-e-devastazione-nellartico/
NOTA OSSERVATIVA: "catastrofe ambientale nel 2050 ?!" Ottimisti! da come vanno le cose. c'e' da spettarsi una catastrofe ambientale gia' nei prossimi 2 o 3 anni! Non faranno un bel niente per cambiare la situazione , ci sono troppi interessi economici in gioco per bloccare industrie inquinanti e tutto ul resto. Verita' e' che e' gia' troppo tardi per rimediare al danno fatto. quando la natura innesca qualcosa, non si torna piu' indietro! I 4 elementi: terra, acqua, fuoco e aria, si stanno gia' rivoltando contro gli umani. Alla fine, non ci restera' altro che l'opzione aliena. Gli Et, che faranno un intervento per salvare il salvabile e il pianeta stesso! Qualche forza cosmica c'e' li ha mandati. Meglio! Centro R.
giovedì 14 marzo 2019
Davvero gli alieni sono più vicini?
Il National Geographic invita a prepararsi culturalmente all'esistenza di altre forme di vita. Ma l'astrofisico Bianco invita a un bagno di realtà: «Il problema resta la comunicazione».
Stefano Ferrio
Correlati
SpaceTalk racconta i segreti dell'universo
La Nasa vuole tornare sulla Luna entro il 2028
Scoperte su Marte le tracce di 24 laghi di acqua liquida
Il rover Opportunity della Nasa compie 15 anni su Marte
Gli alieni sono più vicini. Non è questione di astronavi, ma di teoria scientifica. Il che è emozione molto più forte di qualsiasi effetto speciale. A suscitarla sono le quattro parole «We are not alone» – noi non siamo soli - campeggianti sulla copertina di National Geographic edizione americana, numero di marzo 2019. Pubblicate in 4 milioni di copie, che quasi raddoppiano considerando le successive edizioni “locali” destinate a 40 Paesi, Italia compresa, sono parole scritte per segnare un’epoca, il momento in cui, attraverso le pagine di un autorevole magazine generalista come il National, la scienza comunica ufficialmente all’umanità di prepararsi, almeno culturalmente, agli Incontri ravvicinati del terzo tipo, i contatti diretti con gli extraterrestri profetizzati 42 anni fa nel film di Steven Spielberg.
00:00
/
«In effetti, le recenti scoperte astronomiche in tema di esopianeti hanno moltiplicato in modo notevole le possibilità di vita intelligente nell’universo». Senza bisogno di leggere il lungo articolo di Jamie Shrieve, l’astrofisico Giuseppe Bianco, direttore del Centro di Geodesia spaziale di Matera, avvalora i presupposti su cui questa cover story si basa, ovvero l’accresciuta capacità scientifica di monitorare, nei sistemi stellari confinanti con il nostro, la reale esistenza di esopianeti, come vengono definiti i pianeti orbitanti attorno a stelle analoghe al Sole.
LEGGI ANCHE: SpaceTalk racconta i segreti dell'universo
«Grazie a tecnologie sempre più potenti e definite», spiega Bianco a Lettera43.it, «ora sappiamo come la struttura del sistema solare valga per miliardi di altri insiemi, formati da una stella e dai pianeti che le orbitano intorno. Se questi ultimi sono caratterizzati da una massa solida, dalla presenza di acqua e dalla giusta distanza rispetto al loro Sole, si producono premesse simili a quelle da cui ha preso forma la vita sulla nostra Terra».
LEGGI ANCHE: Stephen Hawking, le teorie con cui ha rivoluzionato l'astrofisica
Esistenza Alieni National Geographic
La copertina di marzo 2019 del National Geographic dedicata all'esistenza di forme di vita aliena.
Oltre 4 mila sono gli esopianieti monitorati negli ultimi anni grazie a telescopi lanciati nello spazio per giovarsi di un’osservazione più nitida e accurata rispetto a quella schermata dall’atmosfera terrestre. Formidabile è stato in tal senso il contributo offerto per nove anni dal Kepler della Nasa, la cui missione, esauritasi pochi mesi fa, trova ora seguito in Tess, il nuovo Planets Hunter telescopico a cui si deve l’identificazione di un immenso esopianeta, grande 23 volte la Terra, orbitante nella costellazione del Reticolo.
Ma, come racconta National Geographic, la Nasa deve guardarsi dalla concorrenza di soggetti privati del calibro di Yuri Milner, filantropo russo pronto a rastrellare i 100 milioni di dollari necessari al finanziamento di Breakthrough Starshot. Ideato da un team di cui faceva parte anche il grande fisico inglese Stephen Hawking, scomparso un anno fa, si tratta di un progetto di esplorazione della costellazione più vicina al sistema solare, Alpha Centauri, la cui distanza, di oltre quattro anni luce, verrebbe coperta da minuscole sonde in grado di viaggiare a 60 mila km al secondo, così da garantire un viaggio andata e ritorno di circa 20 anni.
LEGGI ANCHE: La Nasa vuole tornare sulla Luna entro il 2028
IL PROBLEMA È LA COMUNICAZIONE
Di fronte a tanta esuberanza, il professor Bianco raccomanda un bagno di realismo. «Perché il problema resta quello dei mezzi di comunicazione», conclude. «Se altre forme di vita intelligente esistono, l’ipotesi di un contatto può essere fortemente limitata dalla distanza che ci separa da loro: milioni, miliardi di anni luce. Scoprire che nell’universo c’è qualcun altro che non incontreremo mai, può farci sentire ancora più soli».https://www.lettera43.it/it/articoli/scienza-e-tech/2019/03/11/esistenza-alieni-national-geographic/229910/
OSSERVAZIONI DEL CENTRO R: abbiamo ribadito diverse volte, che non e' determinante scoprire civilta' o segnali alieni che distano continaia di anni luce.. Avremmo conferma che esitono, ma di concreto non vi sarebbe alcuna possibilita' di cambiamento planeatario o di evoluzione migliore. Solo se si rilevano le presenze aliene nei pressi della Terra o sulla Terra stessa, anche se essi sono qui'in segreto e da molto tempo.,. ci sarebbero poi possibilta di cambiamenti futuri. Gli Et, devono essere qui' in ogni caso! Ha ragione l'astronomo sopra: sapere di Et che stanno a centinaia di anni luce, ci farebbe sentire ancora piu' soli e distanti da loro. Come detto prima gli Et devono essere qui'! Centro R.
Il National Geographic invita a prepararsi culturalmente all'esistenza di altre forme di vita. Ma l'astrofisico Bianco invita a un bagno di realtà: «Il problema resta la comunicazione».
Stefano Ferrio
Correlati
SpaceTalk racconta i segreti dell'universo
La Nasa vuole tornare sulla Luna entro il 2028
Scoperte su Marte le tracce di 24 laghi di acqua liquida
Il rover Opportunity della Nasa compie 15 anni su Marte
Gli alieni sono più vicini. Non è questione di astronavi, ma di teoria scientifica. Il che è emozione molto più forte di qualsiasi effetto speciale. A suscitarla sono le quattro parole «We are not alone» – noi non siamo soli - campeggianti sulla copertina di National Geographic edizione americana, numero di marzo 2019. Pubblicate in 4 milioni di copie, che quasi raddoppiano considerando le successive edizioni “locali” destinate a 40 Paesi, Italia compresa, sono parole scritte per segnare un’epoca, il momento in cui, attraverso le pagine di un autorevole magazine generalista come il National, la scienza comunica ufficialmente all’umanità di prepararsi, almeno culturalmente, agli Incontri ravvicinati del terzo tipo, i contatti diretti con gli extraterrestri profetizzati 42 anni fa nel film di Steven Spielberg.
00:00
/
«In effetti, le recenti scoperte astronomiche in tema di esopianeti hanno moltiplicato in modo notevole le possibilità di vita intelligente nell’universo». Senza bisogno di leggere il lungo articolo di Jamie Shrieve, l’astrofisico Giuseppe Bianco, direttore del Centro di Geodesia spaziale di Matera, avvalora i presupposti su cui questa cover story si basa, ovvero l’accresciuta capacità scientifica di monitorare, nei sistemi stellari confinanti con il nostro, la reale esistenza di esopianeti, come vengono definiti i pianeti orbitanti attorno a stelle analoghe al Sole.
LEGGI ANCHE: SpaceTalk racconta i segreti dell'universo
«Grazie a tecnologie sempre più potenti e definite», spiega Bianco a Lettera43.it, «ora sappiamo come la struttura del sistema solare valga per miliardi di altri insiemi, formati da una stella e dai pianeti che le orbitano intorno. Se questi ultimi sono caratterizzati da una massa solida, dalla presenza di acqua e dalla giusta distanza rispetto al loro Sole, si producono premesse simili a quelle da cui ha preso forma la vita sulla nostra Terra».
LEGGI ANCHE: Stephen Hawking, le teorie con cui ha rivoluzionato l'astrofisica
Esistenza Alieni National Geographic
La copertina di marzo 2019 del National Geographic dedicata all'esistenza di forme di vita aliena.
Oltre 4 mila sono gli esopianieti monitorati negli ultimi anni grazie a telescopi lanciati nello spazio per giovarsi di un’osservazione più nitida e accurata rispetto a quella schermata dall’atmosfera terrestre. Formidabile è stato in tal senso il contributo offerto per nove anni dal Kepler della Nasa, la cui missione, esauritasi pochi mesi fa, trova ora seguito in Tess, il nuovo Planets Hunter telescopico a cui si deve l’identificazione di un immenso esopianeta, grande 23 volte la Terra, orbitante nella costellazione del Reticolo.
Ma, come racconta National Geographic, la Nasa deve guardarsi dalla concorrenza di soggetti privati del calibro di Yuri Milner, filantropo russo pronto a rastrellare i 100 milioni di dollari necessari al finanziamento di Breakthrough Starshot. Ideato da un team di cui faceva parte anche il grande fisico inglese Stephen Hawking, scomparso un anno fa, si tratta di un progetto di esplorazione della costellazione più vicina al sistema solare, Alpha Centauri, la cui distanza, di oltre quattro anni luce, verrebbe coperta da minuscole sonde in grado di viaggiare a 60 mila km al secondo, così da garantire un viaggio andata e ritorno di circa 20 anni.
LEGGI ANCHE: La Nasa vuole tornare sulla Luna entro il 2028
IL PROBLEMA È LA COMUNICAZIONE
Di fronte a tanta esuberanza, il professor Bianco raccomanda un bagno di realismo. «Perché il problema resta quello dei mezzi di comunicazione», conclude. «Se altre forme di vita intelligente esistono, l’ipotesi di un contatto può essere fortemente limitata dalla distanza che ci separa da loro: milioni, miliardi di anni luce. Scoprire che nell’universo c’è qualcun altro che non incontreremo mai, può farci sentire ancora più soli».https://www.lettera43.it/it/articoli/scienza-e-tech/2019/03/11/esistenza-alieni-national-geographic/229910/
OSSERVAZIONI DEL CENTRO R: abbiamo ribadito diverse volte, che non e' determinante scoprire civilta' o segnali alieni che distano continaia di anni luce.. Avremmo conferma che esitono, ma di concreto non vi sarebbe alcuna possibilita' di cambiamento planeatario o di evoluzione migliore. Solo se si rilevano le presenze aliene nei pressi della Terra o sulla Terra stessa, anche se essi sono qui'in segreto e da molto tempo.,. ci sarebbero poi possibilta di cambiamenti futuri. Gli Et, devono essere qui' in ogni caso! Ha ragione l'astronomo sopra: sapere di Et che stanno a centinaia di anni luce, ci farebbe sentire ancora piu' soli e distanti da loro. Come detto prima gli Et devono essere qui'! Centro R.
domenica 10 marzo 2019
Una cospirazione globale starebbe coprendo l'ingerenza Aliena sulla Terra
"Una cospirazione
dell'intelligence transnazionale continua a nascondere al grande
pubblico le frequenti e discrete visite extraterrestri sulla Terra" ha affermato un affermato ufologo alla testata giornalistica alternativa RT news . Egli afferma che il 43% degli americani crede ancora in contatti occasionali con i rappresentanti di civiltà non terrestri.
Non importa quanto divergenti possano essere le nazioni della Terra nel perseverare nella loro politica di stampo egoistico.
Una cosa sola continua
ad accomunare tutti i governi della Terra. Coprire i contatti avvenuti
nel corso della storia con evolute intelligenze aliene.
Almeno questo è ciò che
afferma Steven Greer, direttore del Center for the Study of
Extra-Terrestrial Intelligence e del Disclosure Project, che ha parlato
con SophieCo di RT news.
Il traumatologo in
pensione che da oltre 30 anni è alla costante ricerca di presenze
extraterrestri sulla Terra afferma di essere in possesso di "documenti
sensazionali" e che il KGB sovietico e l'intelligence degli Stati Uniti
hanno collaborato tra loro per coprire la questione UFO durante giorni
più bui della Guerra Fredda. Oggi, i dati relativi all'ingerenza aliena
sulla Terra sarebbero custoditi gelosamente dai responsabili dei
progetti top-secret gestiti da alcune nazioni particolarmente
interessate alla questione Ugo tra cui Canada, Regno Unito, Russia, Cina
e gli Stati Uniti. Lo stesso Greer afferma di aver raccolto un gran
numero di testimonianze, documenti, foto e persino campioni biologici
per suggerire che ci sono "prove incontrovertibili" atte ad avvalorare
l'esistenza di vita aliena.
Pur non rivelando
dettagli specifici, egli menziona filmati e particolari trasmessi dai
"generali cileni" che mostrano l'attimo in cui dei caccia inseguono
degli UFO incredibilmente simili a quelli avvistati in Messico.
Steven Greer è convinto
che delle tecnologie aliene abbiano sviluppato un un metodo per
viaggiare ben oltre la velocità della luce e che i loro rappresentanti
stiano facendo il possibile per non intervenire direttamente sulla Terra
almeno fino a quando gli esseri umani non decideranno di portare nello
spazio armi di distruzione di massa.
Nonostante che "il 43%
degli americani" creda ancora nei contatti con creature non umane, la
CIA continua a diffondere disinformazione in modo da ingannare il grande
pubblico. Steven Greer aggiunge che i governi non riveleranno mai la
verità e questo finché durerà l'attuale "sistema predatorio del
petrodollaro e la devastante politica macroeconomica".
Reazioni: |
|
sabato 9 marzo 2019
Citazioni del Centro R.:
Nella loro prassi di contatto evoluta, i nosri ET di Ummo, hanno di fatto scavalcato tutti i poteri costituiti del pianeta. Giustamente, hanno prescelto di liberi cittadini non condizionati da alcun potere effettivo. Come dire: i primi saranno gli ultimi ...e gli ultimi saranno i primi! E hanno fatto benissimo! Ci sarebbe venuta la nausea, se avessero prescelto i politicanti involuti di questo pianeta dannato...che essi, i nostri ET non condividono affatto!. W gli ET di Ummo! Centro R.
Nella loro prassi di contatto evoluta, i nosri ET di Ummo, hanno di fatto scavalcato tutti i poteri costituiti del pianeta. Giustamente, hanno prescelto di liberi cittadini non condizionati da alcun potere effettivo. Come dire: i primi saranno gli ultimi ...e gli ultimi saranno i primi! E hanno fatto benissimo! Ci sarebbe venuta la nausea, se avessero prescelto i politicanti involuti di questo pianeta dannato...che essi, i nostri ET non condividono affatto!. W gli ET di Ummo! Centro R.
domenica 3 marzo 2019
NEWS
Per gli alieni siamo considerati una civiltà problematica
Le immagini potrebbero essere soggette a copyright
Da quando abbiamo
iniziato a testare le armi atomiche, il numero di visite di civiltà
extraterrestri sul nostro pianeta è decisamente aumentato.
Probabilmente gli alieni si preoccupano per la nostra capacità di distruggere l'intero pianeta con le nostre armi di distruzione di massa. "Vi sono prove inconfutabili di ripetute visite aliene sulla Terra" ha affermato il dott.Steven Greer, direttore del Discovery Project e del Centro per lo studio della mente extraterrestre, il quale è stato recentemente intervistato dal programma SophieCo RT.
L'ufologo sostiene che i rappresentanti di civiltà extraterrestri hanno svolto per lungo tempo le cosiddette missioni di ricognizione. Allo stesso tempo, gli alieni diffiderebbero del rapido sviluppo dell'umanità, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo di testate nucleari.
Greer ha aggiunto che per 25 anni ha lavorato alla divulgazione di informazioni "classificate" relative agli UFO.
Come possiamo provare una volta per tutte che gli alieni esistono veramente o che sono già stati scoperti?
Una domanda alla quale risulta estremamente difficile trovare una risposta.
Per Steven Greer questo non è un problema al punto che nel 2017 ha voluto rilasciare il documentario "Unrecognized".
Esso prende il nome dalla prima parola nella dicitura "progetti non riconosciuti con accesso limitato", poiché l'esercito statunitense ha designato programmi top secret tutti quei documenti relativi agli UFO e alla vita extraterrestre.
Più di 950 militari con accesso diretto ai materiali top secret hanno testimoniato e presentato un gran numero di documenti fotografici.
Si racconta che abbiano anche condotto uno studio su un campione biologico di origine extraterrestre.
Vi sono prove inconfutabili di visite aliene sulla Terra per cui ogni partecipante ai progetti classificati ne è pienamente consapevole.
Probabilmente una mente extraterrestre sta aspettando che la nostra civiltà maturi, e fino ad allora non intraprenderà un'azione aperta, a meno che non avvenga una qualche sorta di catastrofe globale .
Probabilmente gli alieni si preoccupano per la nostra capacità di distruggere l'intero pianeta con le nostre armi di distruzione di massa. "Vi sono prove inconfutabili di ripetute visite aliene sulla Terra" ha affermato il dott.Steven Greer, direttore del Discovery Project e del Centro per lo studio della mente extraterrestre, il quale è stato recentemente intervistato dal programma SophieCo RT.
L'ufologo sostiene che i rappresentanti di civiltà extraterrestri hanno svolto per lungo tempo le cosiddette missioni di ricognizione. Allo stesso tempo, gli alieni diffiderebbero del rapido sviluppo dell'umanità, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo di testate nucleari.
Greer ha aggiunto che per 25 anni ha lavorato alla divulgazione di informazioni "classificate" relative agli UFO.
Come possiamo provare una volta per tutte che gli alieni esistono veramente o che sono già stati scoperti?
Una domanda alla quale risulta estremamente difficile trovare una risposta.
Per Steven Greer questo non è un problema al punto che nel 2017 ha voluto rilasciare il documentario "Unrecognized".
Esso prende il nome dalla prima parola nella dicitura "progetti non riconosciuti con accesso limitato", poiché l'esercito statunitense ha designato programmi top secret tutti quei documenti relativi agli UFO e alla vita extraterrestre.
Più di 950 militari con accesso diretto ai materiali top secret hanno testimoniato e presentato un gran numero di documenti fotografici.
Si racconta che abbiano anche condotto uno studio su un campione biologico di origine extraterrestre.
Vi sono prove inconfutabili di visite aliene sulla Terra per cui ogni partecipante ai progetti classificati ne è pienamente consapevole.
Probabilmente una mente extraterrestre sta aspettando che la nostra civiltà maturi, e fino ad allora non intraprenderà un'azione aperta, a meno che non avvenga una qualche sorta di catastrofe globale .
Da fonti internet.
Centro R.: OSSERVAZIONI DEL CENTRO : indubbiamente , questa e' una civilta' problematica per gli ET! CATASTROFE O CONFLITTO ATOMICO ? = A INTERVENTO ALIENO SICURO !. Ci sono piani precisi degli Et di nostra conoscenza, piani dettagliati di nostra conoscenza da tempo. Questi piani, redatti da loro fin dalla fine degli anni '80, prevedono : in caso di conflitto atomico o catastrofe planetaria di: esautorare in maniera incruenta i principli leaders terrestri e tutti i settori di comando ad essi collegati: Pentagono , NATO, stati maggiori di vari paesi e tutte le altre forze che potrebbero reagire contro gli ET. In caso di conflitto atomico, ipotesi tutt'altro che remota, questo pianeta passerebbe sotto un protettorato alieno , una sottommisione coatta per il bene di tutto l'Universo. Tutto questo , a tempo indeterminato e finche' sara' necessario per cambiare le cose sul pianeta e impedire altri pericoli atomici in futuro. Non e' e non sara' un' invasione aliena, ma il presupposto indispensabile per salvare e garantire la sopravvivenza di tutte le specie viventi sul pianeta Terra: animali, piante e umani! Centro R.
Iscriviti a:
Post (Atom)