giovedì 28 marzo 2019

RECENSIONI:

JEAN-PIERE PETIT

L'Anée  du contact


 
    
Jean-Pierre Petit
Anno di contatto
L'intelligenza è la cosa più condivisa al mondo?
Questa domanda, i lettori di Jean-Pierre Petit, astrofisico, ex direttore della ricerca presso il CNRS, non può non chiederlo alla fine di una storia che li affronterà subito all'intelligenza umana, animale, artificiale e - chi lo sa? - ad altre forme di intelligenza ancora.
Con un eccezionale senso di divulgazione e una rara acutezza nell'arte di approcciare inaspettatamente i grandi problemi della scienza contemporanea, Jean-Pierre Petit traccia, attraverso questa finzione, angoscianti prospettive per la nostra evoluzione.
L'anno del contatto - Immagine di copertina
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Come nel suo libro precedente, UFO e US Secret Weapons, l'autore usa la messa in scena di una storia, una sorta di indagine condotta dai suoi personaggi, per introdurre il lettore a complesse domande scientifiche. .
Questa volta, è allo stesso tempo dei possibili sviluppi dell'intelligenza artificiale e specialmente del pericolo delle manipolazioni genetiche, in particolare quando toccano il genoma umano. Con, come sempre, la minaccia che la lobby militare-industriale peserebbe sul futuro del pianeta e della specie umana e sul possibile intervento esterno degli extraterrestri.(ummiti)
 




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