mercoledì 27 marzo 2019

Alghe, licheni e funghi individuati su Marte

Cosa è stato scoperto sul pianeta rosso ?
Dalle nuove fotografie scattate dai rover della NASA, Opportunity e Curiosity, sono emerse delle anomalie vegetali che sembrano ricordare delle alghe, licheni e  funghi terrestri. La dimensione media di questi esemplari incredibilmente simili a quelli nostrani è stata stimata tra i 2 mm e 7 mm. 
Fin dalla sua scoperta centinaia di anni fa, le persone sono state sempre ossessionate nel voler trovare e quindi dimostrare che in realtà ci sarebbero delle forme di vita su Marte. 
Tuttavia, stando a quanto riportato da disclose.tv, fino ad oggi nessuno e' riuscito a forgiarsi di una simile fortuna. 
Tutto potrebbe cambiare grazie alle nuove fotografie della NASA ottenute dai suoi due rover, Opportunity e Curiosity, che avrebbero potuto imbattersi con delle primordiale forme di vita sul pianeta rosso. 
Ci sono sufficienti prove fotografiche che sembrano dimostrare l'esistenza di 15 esemplari di funghi emersi di punto in bianco dalle sterili sabbie rosse di Marte.
Secondo Regina Dass del Dipartimento di microbiologia della Scuola di scienze della vita, India, non ci sono forze geologiche o altre forze abiogeniche sulla Terra in grado di produrre strutture sedimentarie simili a funghi, steli, gambi e ciò che sembrano delle autentiche spore. 
Ciò ci consente di escludere l'ipotesi che sono solo curiose formazioni rocciose a forma di funghi emerse inspiegabilmente dal terreno in soli tre giorni. 
Gli esperti in  licheni, geomorfologia e mineralogia concordano sul fatto che questi possono essere veramente dei licheni marziani . 
Ulteriori prove a sostegno della vita su Marte 
Questi misteriosi organismi potrebbero offrire le prove in grado di avvalorare l'esistenza di elementari forme di vita su Marte? 
Il dott.Vincenzo Rizzo, biogeologo del National Research Council, ha sottolineato che le fluttuazioni stagionali del metano marziano sono un'ulteriore prova della presenza di forme di vita su Marte. Come da lui affermato in un recente articolo, circa il 90% del metano terrestre è di origine biologica mentre le fluttuazioni stagionali nel metano atmosferico sono direttamente correlate alla crescita delle piante e quindi ai loro cicli vitali.
Pertanto, aumenti o diminuzioni significativi di gas metano sono solitamente determinati da un progressivo aumento della crescita delle piante o dalla loro conseguente moria. 
In ogni caso, Rizzo continua a sostenere che le fluttuazioni cicliche del metano marziano riflettono l'esistenza di vita vegetale particolarmente attiva sul pianeta rosso. 
Ciò è anche dimostrato dalle immagini della NASA prima e dopo che questi strani funghi sono stati fotografati dai due rover della NASA. 
Finora, tutto sembra puntare sulla presenza di primordiali forme di vita vegetale su Marte e le prove sembrano dimostrarlo.
Tuttavia, continuano a a circolare innumerevoli polemiche su questo argomento per cui si attende un annuncio ufficiale da parte della NASA sempre se non fosse intenzionata a nascondere anche questa volta i suoi innumerevoli segreti.

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