Alghe, licheni e funghi individuati su Marte
Cosa è stato scoperto sul pianeta rosso ?
Dalle nuove fotografie
scattate dai rover della NASA, Opportunity e Curiosity, sono emerse
delle anomalie vegetali che sembrano ricordare delle alghe, licheni e
funghi terrestri. La dimensione media di questi esemplari incredibilmente simili a quelli nostrani è stata stimata tra i 2 mm e 7 mm.
Fin dalla sua scoperta
centinaia di anni fa, le persone sono state sempre ossessionate nel
voler trovare e quindi dimostrare che in realtà ci sarebbero delle forme
di vita su Marte.
Tuttavia, stando a quanto riportato da disclose.tv, fino ad oggi nessuno e' riuscito a forgiarsi di una simile fortuna.
Tutto potrebbe cambiare
grazie alle nuove fotografie della NASA ottenute dai suoi due rover,
Opportunity e Curiosity, che avrebbero potuto imbattersi con delle
primordiale forme di vita sul pianeta rosso.
Ci sono sufficienti prove fotografiche che sembrano dimostrare l'esistenza di 15 esemplari di funghi emersi di punto in bianco dalle sterili sabbie rosse di Marte.
Secondo Regina Dass del
Dipartimento di microbiologia della Scuola di scienze della vita, India,
non ci sono forze geologiche o altre forze abiogeniche sulla Terra in
grado di produrre strutture sedimentarie simili a funghi, steli, gambi e
ciò che sembrano delle autentiche spore.
Ciò ci consente di
escludere l'ipotesi che sono solo curiose formazioni rocciose a forma di
funghi emerse inspiegabilmente dal terreno in soli tre giorni.
Gli esperti in licheni,
geomorfologia e mineralogia concordano sul fatto che questi possono
essere veramente dei licheni marziani .
Ulteriori prove a sostegno della vita su Marte
Questi misteriosi
organismi potrebbero offrire le prove in grado di avvalorare l'esistenza
di elementari forme di vita su Marte?
Il dott.Vincenzo Rizzo,
biogeologo del National Research Council, ha sottolineato che le
fluttuazioni stagionali del metano marziano sono un'ulteriore prova
della presenza di forme di vita su Marte. Come da lui affermato in un
recente articolo, circa il 90% del metano terrestre è di origine
biologica mentre le fluttuazioni stagionali nel metano atmosferico sono
direttamente correlate alla crescita delle piante e quindi ai loro cicli
vitali.
Pertanto, aumenti o
diminuzioni significativi di gas metano sono solitamente determinati da
un progressivo aumento della crescita delle piante o dalla loro
conseguente moria.
In ogni caso, Rizzo
continua a sostenere che le fluttuazioni cicliche del metano marziano
riflettono l'esistenza di vita vegetale particolarmente attiva sul
pianeta rosso.
Ciò è anche dimostrato
dalle immagini della NASA prima e dopo che questi strani funghi sono
stati fotografati dai due rover della NASA.
Finora, tutto sembra puntare sulla presenza di primordiali forme di vita vegetale su Marte e le prove sembrano dimostrarlo.
Tuttavia, continuano a a
circolare innumerevoli polemiche su questo argomento per cui si attende
un annuncio ufficiale da parte della NASA sempre se non fosse
intenzionata a nascondere anche questa volta i suoi innumerevoli
segreti.
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